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Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario

Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario
Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario

Pretendono alcuni , che il Tempio di Portunno sia quel rotondo Tempietto di S Stefano, cioé in riva al Tevere presso lo sbocco della Cloaca Massima, detto da altri Tempio d'Ercole , da altri di Vesta , allegandovi per argomento la vicinità del Ponte ; eppure i pilastri dell' Emilio gli stanno mollo lungi , ed assai più presso gli è il Ponte Senatorio , o di S. Maria , che oggi è rotto . Chi dicesse essere stato 1'altro di Portunno , che da Vittore si scrive , direbbe conclusione di meno evidente fallacia, né protrebbono gli occhi condannarla per falsa; ma però senza prova, e indizio proferirebbe, cosa , come che possibile immaginaria.

Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario
Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario

Gli uni lo dicono tempio di Ercole Vincitore, gli altri lo dichiarano Tempio di Vesta. Quei , che lo vogliono di Ercole adducono per prova principale la sua rotondità corrispondente a ciò che Livio asserisce : In sacello Pudicitiae Patritiae que in foro Boario est ad AEDEM ROTUNDAM HERCULIS : questa opinione però fu molto bene confutata dal Nardini nella Regione VIII, dimostrando, che il Foro Boario non poté giungere fino là . Malgrado ciò è stata non ha guari riprodotta con maggior forza. Tralascio ciò , che dice il Marliano sul ritrovamento del vero tempio di Ercole presso la Scuola Greca , distrutto ai tempi di Sisto IV. essendovi delle controversie sopra quel racconto , come dimostra il nostro autore nella Regione VIII. A me sembra però tanto chiaro che non possa essere questo tempio quello di Ercole che non so come si sia potuto mai mettere in campo simile opinione senza voler distruggere la demarcazione delle Regioni . Il tempio di Ercole Vincitore era nella VIII. Regione, il Tempio di Ercole Vincitore era nel foro Boario; ed il tempio , che esiste nel luogo in cui sta non poté essere che della XI. e fu tanto lontano dal Foro Boario , che quello era ai piedi del Palatino, questo è sul Tevere. Quanto a coloro, che lo dicono di Vesta, conviene distinguere non potere essere mai il celebre tempio di Vesta in cui si conservava il Palladio, il quale abbiamo veduto che era presso il Foro Romano, e come dice Dionigi fra il Campidoglio, ed il Palatino. Poté però essere uno di que' tempietti di Vesta, che erano in ciascuna curia come Dionigi stesso dimostra; e questa opinione è sostenuta dalla sua forma rotonda, dalla tradizione , dalla sua consacrazione in Chiesa di S. Maria del Sole, e finalmente da una stessa sorte che ne bassi tempi ha sofferto insieme con quello di Vesta a Tivoli il quale fu detto della Sibilla, e cosi ancora volgarmente si appella; nella stessa guisa il nostro nell'ordine Romano del 1143 si trova chiamato Templum Sibyllae . Io però sono lungi dal pretendere che sia questo di certo un tempio di Vesta ; ma solo ho voluto accennare quelle ragioni che rendono questo sentimento molto più probabile dell'altro. Venti colonne di ordine corinzio scanalate di marmo formavano il peristilio di questo tempio, delle quali una è mancante. Manca ancora tutto l'architrave. Lo stile è assai buono, e forse potrebbe appartenere all'epoca di Domiziano . I capitelli e parecchie colonne hanno molto sofferto , e gì' intercolunni erano stati ne' tempi barbari murati, allorché fa ridotto in chiesa. Negli anni scorsi però furono abbattuti que" muri, fu ristaurata la cella , ed il tempio ha riacquistato parte della primiera sua venustà . Intorno al tempio ricorrevano tre gradini; la cella è a bugne, anche essa di marmo, ed esiste in gran parte . Oltre la porta, due grandi fenestre davano lume all' interno , come si crede praticato anche in quello di Tivoli .Piranesi osservò nei capitelli delle pine, invece di caulicoli; e ciò lo decise a dichiairarlo tempio di Cibele : ma la sua osservazione è stata trovata inesatta.

Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario
Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario

Quel rotondo Tempietto non è strano , che fosse il Sacello di Volupia (divinità romana del piacere, l'equivalente femminile del Dio Eros), di cui Varrone parlando della Porta Romanula : Praeterea intra muros video portas dici in Palatio Mucionis a mugitu, quod ea pecus in buceta tum ante antiquum oppidum exigebant; alteram Romanulam, ab Roma dictam, quae habet gradus in Nova Via ad Volupiae sacellum. . Que' Navali , quando il Testo non voglia dire in nuova Via, che dal Palatino si riguardavano , altrove essere stati non è possibile ; ed è necessario dire che fosse 1' antico sbarco , prima , che al tempo d' Anco Marzo fosse col Ponte Subblicio impedito alle Navi arrivar tant'oltre . Anzi assai dopo esservi durato lo sbarco de' burchii . che a seconda del fiume venivano prima che si fabbricassero gli altri ponti, non è negabile. Se dunque l'Ad Volupiae Sacellum, si riferisce da Varrone ai Navali , parola più prossima , il Sacello di Volupia fu altrove, tra S. Anastasia, e S. Teodoro . Dovunque si fosse , nell'altar di questa Dea essere stato il simulacro di Angerona sua contraria come scrive Macrobio nel I libro dei Saturnali.

ROMA ANTICA D I FAMIANO NARDINI - 1819

TEMPIO DETTO DI VESTA.

Il testo vaticano della Notizia cita un tempio della Madre degli Dei e di Giove entro i limiti della regione XI. Osservando, che entro la rosetta de' capitelli dell'elegante tempio rotondo sul Tevere presso la Bocca della Verità è un ornato che per la forma somiglia ad una pigna, simbolo di Cibele e di Vesta Madre mi fa inclinare a crederlo appunto sacro a Cibele, o a Vesta Madre e per conseguenza la denominazione volgare di tempio di Vesta, che gli si dà può ammettersi senza tema di errore giacché la natura ed il carattere delle due divinità è identico. Questo tempio è rotondo, perluero icosislilo , cioè con venti colonne intorno: ha in tutto 80 piedi di diametro, e sorgeva sopra sette gradini de'quali ora non restano, che i fondamenti. Delle venti colonne del peristilio una sola ne manca: esse sono di marmo bianco Inncnse scanalate di ordine corintio con base attica senza plinto: hanno 3. piedi antichi di diametro e circa 30 di altezza compresa la base col capitello. I capitelli sono fra loro di lavoro diverso: la proporzione delle colonne e lo stile delle basi e de' capitelli mi fanno credere questo tempio contemporaneo di Tiberio. L'intavolamento e la copertura mancano affatto, e solo si conservano pochi frammenti del soffitto del portico, fuor di luogo, ornati di cassettoni con rosoni, che sono dello stile de'capitelli. La cella ha 54 piedi di diametro ed è costrutta di massi quadrilateri di marmo luuense mirabilmente commessi: sì esterriamente che interiormente ò fasciata da un basamento alto 8 piedi compresa la cornice, che lo determina: sopra al basamento è di fuori ornata di uu bugnato molto gentile: la parte superiore è distrutta. E molto probabile che fosse coperta da una cupola sferica ornata internamente di cassettoni e rosoni. La porta e due fenestre che servivano ad illuminarla si riconoscono ancora. Questo tempio fin dal pontificato di Sisto IV. era stato consagrato in chiesa di s. Stefano posteriormente fu dedicato ancora alla Vergine sotto il titolo della Madonna del Sole. Informi muri ne coprivano le colonne, e meschine fabbriche erano state fatte entro il portico: queste deformità disparvero nell'anno 1810, allorché la parte antica del tempio rimase intieramente scoperta.

Con documenti anche più vetusti dei surriferiti si conosce che sino dall'anno 430 di Roma esisteva nel foro Boario un tempio consacrato ad Ercole di forma rotonda, vicino al quale stava un sacello sacro alla Pudicizia patrizia, come in particolare ricordato da Livio. Benchè eziandio non ci siano tramandate certe notizie sul luogo occupato nel foro Boario dall indicato tempio; pure da quanto può dedursi dalla sua forma rotonda, e che doveva racchiudere una cella in modo da impedire l'accesso ai cani e persino alle mosche, come indicato in alcune memorie che allo stesso edifizio si riferiscono, si deve credere che stesse collocato circa nel mezzo dell area assegnata al medesimo foro, e ad esso vicino doveva esistere il sacello anzidetto della Pudicizia

Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario
Il Tempio detto di Vesta al Foro Boario