Tesori di Roma: foto di Roma gratis

Le Sette Sale.

Conserve di Acqua denominate Le Sette Sale.
Conserve di Acqua denominate Le Sette Sale.

Corrispondente all'angolo orientale delle descritte Terme di Tito esistono a poca distanza le camere sotterranee cognite sotto il nome di Sette Sale, le quali da ognuno ora si conoscono avere formato una conserva d'acqua per l'uso delle vicine Terme. Un frammento delle lapidi Capitoline quì indicato col N. XLII nel quale vi sono disegnate alcune mura con colonne intorno, e vi stanno scolpite le prime lettere dell'indicazione di Cisterna, si giudica aver risguardato queste cisterne o conserve di acqua; benchè in Roma molte altre conserve di acqua vi fossero. Più probabilmente però sembra avere appartenuto a queste cisterne quello disegnato col N. XLII.A. Queste conserve delle Terme di Tito, per la loro direzione, si conoscono avere appartenuto al fabbricato anteriore che fu ridotto a far parte delle medesime Terme. Quindi da questa circostanza conoscendosi che Tito si servì di altra fabbrica anche per formare le conserve di acqua alle sue Terme, si viene sempre più a confermare il detto di Svetonio che furono con celerità edificate, e che non in altro luogo del descritto potevano essere collocate. Alcuni resti poi di mura antiche situate nel nominato angolo delle Terme di Tito mostrano la communicazione che vi era tra queste e le descritte conserve; come pure altri avanzi, che dalla medesima parte escono in fuori dal piano delle Terme fanno conoscere sino dove si estendeva l'Aurea casa di Nerone.

INDICAZIONE TOPOGRAFICA DI ROMA ANTICA DELL'ARCHITETTO LUIGI CANINA

Le Sette Sale.

- Questi corridoi altro non erano se non un grande serbatoio di acqua, di quelli che anticamente venivano chiamati piscine, ed il sito in cui trovasi ed il suo livello fanno credere che sia stato costrutto in epoca anteriore alle terme di Tito, alle quali poscia può aver servito. Tale edificio avea due piani, il primo de' quali in oggi resta sotterra, ed il secondo dividesi in nove corridoi; cosicché il nome volgare che gli vien dato di Sette Sale, non è affatto d'accordo col numero de' corridoi: sembra piuttosto che derivi il suo nome da Septisolium, denominazione che ebbe questa contrada della città nei tempi antichi. Solidissima è la costruzione di tale edifizio; i muri sono grossi, e coperti di un doppio intonaco, tale da poter resistere all'azione dell'acqua, la quale colle sue deposizioni calcaree ha formato un secondo intonaco, che ha preso la consistenza della pietra.

Uscendo dalle terme di Tito, e prendendo la via del Colosseo, dopo aver oltrepassato questo, si segue a dritta la strada postale in salita, e giunti avanti una piccola chiesa sacra a s. Maria ad Nives, si segue la via a sinistra passando innanzi all'oratorio di s. Maria in Carinis, ricordante l'antica via di Romadelle Carinae, a cagione della sua forma simile ad una carena di nave. Proseguendo il cammino, s'incontra di poi la torre de' Conti, edificata l'anno 1207, da papa Innocenzo III, della famiglia Conti, sulle ruine del tempio della Terra, Templum Telluris degli antichi, vicino al quale era la casa del gran Pompeo.

Roma Antica e Roma Moderna di A. FINARDI