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Foro di Nerva

Foro di Nerva
Foro di Nerva

Il Foro di Nerva, comunicante con quello di Augusto, era chiamato anche “forum Minervae” o “Palladium”, dal tempio dedicato alla dea, e “Transitorium”, o “Pervium”, perché punto di passaggio tra la Suburra e il Foro Romano. Iniziato da Domiziano e completato da Nerva nel 97, era lungo m 150, e largo m 45.

FORO TRANSITORIO.

Seguendo sempre a percorrere il lato destro della discesa della via Sacra verso il foro Romano, si trova esistere ancora nel luogo detto le Colonnaccc una piccola parte del muro di cinta, ornato con colonne, che stava intorno al foro impreso ad edificare da Domiziano, e denominato quindi di Nerva dall imperatore di tal nome che lo portò a compimento. Sotto il pontificato di Paolo V fu demolito il portico che era rimasto del tempio situato nel mezzo di questo foro, sulla di cui fronte si leggeva la seguente iscrizione relativa ali imperatore Nerva:

IMP. NERVA . CAES. AVG. PONT. MAX. TRIB. POT. II. IMP. II. PROCOS.

Questo tempio si giudica essere stato quello dedicato a Minerva o Pallade, che comunemente si pone in tale foro ; percui esso si chiamava pure foro Palladio. Il nome poi di Pervio, o Transitorio, gli era stato dato, perch era lungo e stretto e serviva di trapasso. Si soleva distinguere col nome Palladio in riguardo al suddetto tempio di Minerva o Pallade, come si attesta da Marziale indicandolo vicino a quello della Pace. Il Palladio, che ne vide maggiori resti, pot concepirne la intera struttura, come lo dimostrano i disegni tramandatici; dai quali chiaramente apparisce che non potevano i descritti resti far parte con quei, che esistono ali arco de Pantani, di un medesimo edifizio, come si pretese stabilire da alcuni topografi. In un frammento dellantica pianta di Roma, esistente nella Tav. V, e da noi distinto col N. XIX, ritrovai esservi rappresentata la parte di questo foro che stava vicino al tempio di Nerva, con l'ndicazione del luogo che serviva di trapasso. Sembra quindi potersi dedurre dalla forma molto lunga, che aveva questo foro, essere stato edificato nello spazio occupato da un tratto alquanto largo di qualche via antica, che anche foro dimandavasi, come pure lo dimostra la denominazione di Transitorio che aveva conservato, per avere tale luogo continuato a servire di transito. In questo foro si trovava, prima anche che Domiziano lo cingesse con nobile cinta, il piccolo tempio di Giano Quadrifonte trasportato da Faleria, e questo tempietto si dimostra, con alcuni versi di Marziale, avere in tale localit le quattro sue fronti rivolte ad altrettanti fori. Tutta l'architettura, che in modo assai probabile pu dedursi tanto dalle reliquie superstiti, quanto dalle memorie tramandateci, dimostrata ampiamente nella classe III della mia opera sugli Edifizj di Roma antica. Pertanto duopo indicare che coloro, che non hanno nessuna conoscenza dei monumenti antichi, confusero in un solo edifizio le reliquie appartenenti al detto foro di Nerva, con quelle proprie del foro di Augusto esistenti all'arco dei Pantani,

ATRIO E TEMPIO DI MINERVA.

Nel mezzo di quei portici, esistenti nel lato orientale del foro, nei quali erano poste le indicate taberne dell amministrazione dei municipi, ed a capo dei (piali stava appeso il monumento cretto alla memoria della vittoria degli Orazi, come si dimostra con documenti di et pi vetuste di quelle ora considerale, doveva corrispondere quellatrio detto di Minerva, secondo quanto vedesi registrato nei surriferiti cataloghi dei regionari; poich tanto attenendosi, alla vera significazione di atrio, quanto a quella della propria attribuzione di Minerva, non pu intendersi altro che quella specie di vestibolo che precisamente in forma di atrio serviva a congiungerc la comunicazione tra il foro Romano e quello di Domiziano o di Nerva principalmente dedicato a Minerva o Pallade, come gi fu accennato nella descrizione della regione quarta. E siccome la divisione tra la regione ottava, ora considerata, e la quarta anzidetta, accadeva precisamente lungo la via che trapassava nello stesso foro Transitorio lasciando il Tempio di Pallade o Minerva, in esso eretto, nella parte attribuita alla regione ottava; cos ne viene di conseguenza che lo stesso tempio potesse essere considerato compreso nella medesima regione ottava, come annoverato nei surriferiti cataloghi; e cos soltanto pu trovarsi plausibile ragione per dare spiegazione dellesscr stato il foro di Nerva registrato nei medesimi cataloghi di questa regione; giacche si dimostrato che con i titoli di foro di Domiziano, di Nerva e Transitorio, deve intendersi il solo foro posto nei limili delle indicate due regioni.