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Arco degli Argentari

Arco degli Argentari
Arco degli Argentari

ARCO DI SETTIMIO SEVERO NEL FORO BOARIO.

Dall' altro capo de' Velabri si entrava nel Foro Boario , dove è oggi la Chiesa di S. Giorgio detta in Velabro , la quale Ad Vellus aureum è stata ancor nomata, e l'iscrizione, che è sul portico non dice altrimenti , ma per errore de' secoli meno delle antichità eruditi, o per la solita corruzione della favella. Fin lì essere giunto il Foro Boario mostra l' Iscrizione del picciolo Arco marmoreo a quella Chiesa appoggiato : quae è la qui appresso. Nel qual' Arco oltre le figure degl' istromenti de' sagrifìzi , e de' segni militari scolpiti , due curiosità ha notabili 1' Iscrizione . Una si è nella parola LOCI ; a cui sono aggiunte sopra due altre nello spazio tra verso , e verso , cioè QVI . INVEHENT . le quali danno sospetto , che discordando alcuni di que' negozianti , e usando renitenza di contribuire nella spesa dell'Arco , vi fossero dagli altri fatte agginngere , e risoluto, che i ricusanti, almeno prima di avere contribuito , non potessero più introdurre ivi roba a vendere come gli altri . La seconda è , che sotto le parole AVG. PARTHICI . MAXIMl . BRITTANICI . MAXIMI il marmo cavo, e più basso, che altrove , dà segno essere state ivi prima altre lettere , e quelle poi rase , esservi state fatte queste , le quali sì leggono , e ciò avere avuto effetto dopo la morte di Severo, in vita di cui non ebbe Caracalla aguome di Partico ; né può essere , che simili encomj a lui si scolpissero , e non al Padre . Era ivi sicuramente dunque intagliato prima il nome di Geta , il quale essere stato da tutte le Iscrizioni raso d'ordine di Caracalla Sparziano scrive ; e nell' Arco di Settimio sotto il Campidoglio già si è osservata l'altra rasura. Così anche nelle due insegne militari, che sono ivi , osservasi sotto le immagini di Severo , e d' Antonino Caracalla restare tanto di luogo vacuo colle sole aste, quanto un'altra immagine poteva capire ; segno, che anche l'immagine di Geta ne fu scarpellata. Oltre queste insegne , vedesi poco più sopra della iscrizione Ercole , e dall'altro lato , che è incastrato nel muro dì S. Giorgio , vi dovrebbe essere Bacco , Divinità tutelari di questa famiglia, siccome ricavasi dalle medaglie . Sotto l'arco poi da una parte è Settimio Severo che sacrifica con Giulia sua moglie , il quale tiene il caduceo ; sotto è un sacrificio . Incontro havvi un sacrificio con bue , e sopra è la figura di Caracalla , che sagrifica; dove è da osservarsi il vano, che occupava la figura di Geta. Sulla faccia laterale poi che riguarda l'Arco dì Giano vedesi un soldato Romano che conduce incatenato un prigione , e sotto vi è un bifolco , che guida l'Aratro, e che allude forse alla fondazione di Roma . Imperciocché da ciò che dice Tacito verso questa parte Romolo cominciò il solco delle mura della sua Roma quadrata.

Nardini- Nibby

ARCO DI SETTIMIO SEVERO al velabro

È uno de' monumentali superstiti, il quale vedesi accanto alla chiesa di s. Giorgio in Velabro sul limite dell'antico Foro Boario. Esso venne eretto ad onore di Settimio, de' suoi due figli Antonino e Geta , e della moglie Giulia Pia dai banchieri , e dai mercanti de' buoi che negoziavano in questo luogo, siccome mostra la iscrizione, che ivi si legge nella faccia rivolta a mezzodì disposta in sei linee così:

Iscrizione dell'Arco degli Argentari
Iscrizione dell'Arco degli Argentari

In questa iscrizione si noti , che la seconda metà della terza linea: III . P . P . PROCOS . FORTISSIMO. FELICISSIMOQVE. PRINCIPI: e tutta la quinta: PARTHICI. MAXDII . BRITTANNICI. MAXIMI: furono cancellate e scritte di nuovo; cioè in quest'arco, come in quello di sopra descritto esistente presso al Foro fu cancellato il nome di Geta, come i titoli, che lo accompagnavano, ed in luogo di questi vennero sostituite le frasi che oggi ivi si leggono. Si noti inoltre la sostituzione fatta nella ultima linea dove in origine leggevasi HVIVS . LOCI, e dove cancellata la parola LOCI, della quale si veggono ancora le traccie, si sostituì la espressione in due linee :

LOCI . QUI

INVEHENT

cangiamento , che parmi potersi spiegare cosi, che essendo l'arco eretto dai banchieri e negozianti boarii della contrada, quelli de' boarii, che lo aveano eretto, o che aveano contribuito alla sua erezione ebbero una privativa di commercio in questo Foro medesimo, vale a dire che soli poterono introdurre per l'avvenire il bestiame in esso: QVI . INVEHENT. Essendo un monumento eretto a spese di privati, mentre non presenta per la mole molta imponenza è costrutto ancora con parsimonia di materiali, e per la esecuzione degli ornati è molto inferiore a quello presso il Foro descritto di sopra. Esso è fasciato di marmo e coperto di ornati per tre lati: il quarto, o quello rivolto a settentrione non solo non è tutto ricoperto di marmo, ma non presenta che un bassorilievo, manca di altri ornamenti, ed appena presenta i capitelli abbozzati de' pilastrini. Il lato orientale poi è chiuso in gran parte ne' muri della contigua chiesa di s. Giorgio. Ma se men bello presentasi questo monumento dal canto della esecuzione e dello stile, non manca d'interesse pel soggetto delle cose ivi effigiate. E in primo luogo a sinistra e a destra della iscrizione vennero effigiate le divinità tutelari della famiglia imperiale, Ercole e Bacco, delle quali la seconda è coperta entro i muri della chiesa sovraindicata. Sui pilastrini poi veggonsi effigiate le aquile delle legioni, e con esse ne'clipei le immagini de' principi: delle quali quelle di Severo ed Antonino rimangono: quella di Geta fu cancellata. Figure erano fra que' pilastrini nel piano dell'intercolunnio: oggi quella che è più vicina al Giano Quadrifronte appena può raffigurarsi: l'altra è ne'muri della chiesa. Sotto l'arco da un lato vedesi Settimio in alto di sagrificare insieme colla sua moglie Giulia effigiata col cadùcèo , simbolo della Concordia. E sotto quesie figure è una fascia con istromenti sacri, cioè il lituo , il prefericolo, e la patera, il galero de' flamini, l'aspergillo, il simpulo, e la vagina co' coltelli sacri. Sotto questa fascia poi è rappresentato un sagrificio. Dirimpetto a Settimio e Giulia fu effigiato un sagrificio eseguilo da Autonino e Gela; ma la figura di questo cesare venne cancellata. Sotto nella fascia veggonsi rappresentati altri istromenti sacri, cioè l'acerra, la scure , la patera , un bucranio, il prefericolo, il malleo , ed il vaso della acqua lustrale. Sotto questa fascia è un' altro sagrificio mutilo per metà. Nel lato rivolto verso il Giano veggonsi in alto quattro donne con un candelabro fra loro: sotto sono schiavi barbari portati da soldati romani: e nella parte più bassa mercanti di buoi, onde alludere ad una delle classi che aveano dedicato l'arco. E probabile elle neir altro lato, oggi coperto dai muri della chiesa sia effigiato un banchiere colla sua mensa argentaria.

Canina

Arco degli Argentari
Stampa dell'Arco degli Argentari