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PIAZZA VENEZIA

Piazza Venezia
Piazza Venezia

Situata quasi al centro geometrico di Roma, ha forma di rettangolo di metri 130 x 75, ed è il punto di confluenza dei principali assi stradali cittadini. Nata nel '400 in rapporto al Palazzo Venezia che le dà il nome fu, fino all'800, il punto di arrivo della "corsa dei Barberi", la corsa dei cavalli di Barberia che correvano senza fantino, che si svolgeva, a carnevale, da Piazza del Popolo lungo il rettifilo di via del Corso imbandierata. Risistemata a fine '800 per la realizzazione del Vittoriano, monumento a Vittorio Emanuele II realizzato di fronte a Via del Corso. Oltre a Via del Corso confluiscono in Piazza Venezia altre quattro strade: Via Cesare Battisti che proseguendo per Via XIV Maggio la collega con Via Nazionale. Via del Plebiscito che, quasi a proseguimento della prima, l'unisce a Corso Vittorio Emanuele II per raggiungere Piazza San Pietro.

Le altre due strade che confluiscono in Piazza Venezia dai due lati del Vittoriano sono: Via dei Fori Imperiali proveniente dal Colosseo e dai Fori e Via del Teatro di Marcello dalle zone Aventino e Ostiense. A destra del Vittoriano vi è il Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia, di fronte il Palazzo Venezia, la prima sistemazione della Piazza è rinascimentale, ma l'aspetto attuale del luogo si deve quasi interamente a pesanti interventi ottocenteschi e del regime.

All'angolo della Piazza si trova un gigantesco busto femminile detto popolarmente "Madama Lucrezia", essendo l'unica presenza femminile del gruppo di statue parlanti, alle quali di notte venivano affissi epigrammi satirici e di critica al governo papalino.

Nella memoria di molti questa Piazza è quella delle adunanze oceaniche del fascismo: qui nel "foro d'Italia" Mussolini arringava la folla dal "balcone" del Palazzo Venezia che nel periodo dal 1924 al 1943 fu sede del del capo del governo ed in cui erano tenute le riunioni del Gran Consiglio del Fascismo. Tale Palazzo fu fatto costruire nel 1455, come propria residenza, dal cardinale veneto Pietro Barbo che, divenuto poi papa con il nome di Paolo II, lo ampliò con la nuova facciata della Basilica di San Marco. Fu opera di diversi autori fra i quali Giuliano di Sangallo e Leon Battista Alberti, che con questo edificio affermò, per la prima volte a Roma, i principi rinascimentali, ancora leggibili nel portale, nel cortile e nella decorazione interna, Unisce elementi di medievali e rinascimentali. In origine aveva due torri e, nel 1751, viene aggiunto il "balcone". Nell'interno la famosa sala del Mappamondo affrescata dal Mantegna, studio privato del Duce. Nel 1564 è la sede dell'Ambasciata della Repubblica Veneta e nell'800 di quella Austriaca. Oggi c'è un Museo con arazzi, armi, argenti e ceramiche.

Il Vittoriano