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PIAZZA DEL QUIRINALE

Piazza del Quirinale
Piazza del Quirinale

In cima a questo Colle Quirinale esisteva il Tempio della Salute, fatto erigere dal Console Giunio Bubulco, e dipinto da Fabio Pittore l'anno di Roma 400. secondo Plinio; e perciò chiamavasi Clivus Salutis la salita, che conduce alla piazza del quirinale

È essa una delle più belle, e delle più deliziose piazze di Roma, sì per la sua amena situazione, come anche per i magnifica edifizj, che la decorano. Il Monte su cui è situata si disse Quirinale dal Tempio di Quirino, quivi eretto anticamente in onore di Romolo, nome, che ritiene anche a' dì nostri, quantunque venga ora chiamato piuttosto col nome di Monte Cavallo, a cagione de' due cavalli, che vi sono collocati nella cima.

Questi due cavalli, che sono accompagnati da due bellissime figure colossali dell' altezza di 25 palmi, si credono scolpiti da Fidia, e da Prasitele, secondo si legge nei moderni piedistalli. Si crede parimente, che rappresentino ambedue Alessandro Magno in atto di domare il bucefalo; ma non so come possa ciò combinare coll'essere eglino di Fidia, e di Prasitele, essendo codesti Scultori vissuti prima di questo Imperadore. Ma lo sbaglio credo, che sia proceduto dalla similitudine di questi colossi colla statua d'Alessandro; e sopratutto per l'attitudine in cui stanno. Inclino adunque piuttosto al sentimento di quelli, che li giudicano i due gemelli Castore, e Polluce. Comunque però vada la cosa vero è, che li fece trasportare Costantino Magno da Alessandria per adornare le sue Terme, ch'erano su questa collina, e da quelle poi li fece trasferire, e situare dove ora si trovano.

Il Regnante Sommo Pontefice Pio VI volendo maggiormente decorare questa piazza, colla direzione del cav. Antinori fece voltare i suddetti due gruppi, uno a destra, e l'altro a sinistra, e nel mezzo vi collocò l'Obelisco Egiziano, trovato accanto allo Spedale di s. Rocco, che sta vicino al mausoleo d'Augusto, ov'era anticamente eretto insieme coll'altro, che parimente si vede inalzato sulla piazza di s. Maria Maggiore. Esso è di granito rosso alto palmi 66 senza il piedistallo, e fa la principal vista dalla parte della strada Pia, e un ottimo effetto da tutte le altre strade.

Castore e Polluce

Dai due Cavalli, posti quì nel bel mezzo, riconosce questo antico Colle il moderno nome di Monte Cavallo. Si chiamò già Quirinale dal Tempio eretto alla memoria di Romolo, sotto il nome di Quirino, vicino alla Chiesa di S. Vitale alle falde opposte di questo Colle.

La bellezza di questi due gruppi marmorei non fà punto esitar gli Artisti a crederle opere Greche; ma si dubita se veramente sieno di Fidia e di Prasitele, celebri Statuarj Greci, benchè i loro nomi si leggano ab antiquo nella basi; ne fia maraviglia, giacchè ci fa sapere Fedro, che nel suo Secolo v'erano anche alcuni Artefici,

„ Qui pretium operibus, majus inveniunt novo,

„ Si marmori adscripserunt Praxitelem suo.

Ma siane chiunque l'artefice, le figure sono di un purgato Disegno, e quantunque colossali nulla hanno del gladiatorio, ed i contorni sono molto placidi. Quello specialmente verso il Palazzo della Consulta è d'un pregio più singolare. Furono dall'Imp. Costantino fatti trasportare in Roma da Alessandria per adornarne le sue vicine Terme. Quivi furono collocati paralellamente da Sisto V., colla direzione del Fontana; e quindi nel 1782. da Pio VI. colla direzione del Cav. Antinori fu data loro la presente situazione divergente per collocarvi in mezzo l Obelisco Egizio, che spettava già al Mausoleo d'Augusto, dell'altezza di 45. piedi; senza però comprendervi quel piedestallo sopra altro piedestallo, che fa comparire sì tisico quest'Obelisco. L'operazione di divergere questi due Cavalli fatta dall'Antinori fu meno maravigliosa, di quella eseguita nel Secolo XVI. dall'Architetto Ridolfo Fioravanti. Trasportò egli un Campanile sano sano con tutte le campane dalla Chiesa di S. Maria di Bologna in un'altro sito, 35. piedi distante: sembrerà una favola a chi ignora le leggi della Mecanica, in cui fu sì valente Zabaglia.

Per molto tempo si è creduto, che questi due Gruppi rappresentassero Alessandro M. col suo cavallo Bucefalo; ma è stato oggimai affatto riprovato questo errore, giacchè o convien dire che non sieno opere di quei celebri Artisti Greci; o che non rappresentino l'Eroe Macedone, che venne al mondo 291. anno avanti la nascita di G. C. , mentre n'erano passati già 141. che Fidia più non esisteva frà viventi; nè quell'Eroe avea più di tre anni, quando morì Prasitele. E qual'esser può mai l'opposizione per non credere che rappresentino Castore, e Polluce? Sappiamo dalla Mitologia, che furor celebri nel domare i Cavalli, e che dalla Grecia si rappresentarono per ciò spesse volte quei due Dioscuri con un cavallo al lato; e in testa un mezzo uovo, allusivo a quel uovo di Leda, da cui nacquero, come si scorge in quelli sul Campidoglio; o una delle stelle del Zodiaco, ove furono collocati sotto il nome dei Gemelli; o talora una fiammella, alludendosi a quella fiamma, che fu vista aggirarsi sopra il loro capo, quando cessò la tempesta, che travagliava il vascello degli Argonauti, sopra di cui anch'essi navigavano. Forse quel tassello di marmo riportato modernamente sul capo di quei due Semidei, indica che colà era un foro per ricevere un perno forse di metallo, sulla cui punta potea starvi una stella, o una fiammella. Comunque sia, questa congettura sarà sempre più plausibile di quella del Sig. Barone Kozebue, che fra le altre visioni ne' suoi Viaggi stampati in Germania và opinando, che in quel buco dovea essere un sostegno da reggere un'ombrella, per riparare quelle Statue dalla pioggia, e dal Sole &c. Risum teneatis Amici?

Piazza Monte Cavallo

Un poco più in sù di questa Chiesa trovasi la piazza di Monte Cavallo, in una bellissima situazione ed in varj punti delle più dilettevoli vedute. Ella è di una forma molto irregolare, ma benissimo decorata dal Palazzo del Papa, dalle Scuderie, dal Palazzo della Consulta, di cui abbiamo parlato, e dalle statue Colossali di Castore, e Polluce che tengono i lor Cavalli, le quali a questa parte del Quirinale hanno dato il nome.

Questi magnifici gruppi antichi di marmo, che si pretendono trasportati da Alessandria per ordine di Costantino a decorare le sue Terme, ed a tempo di Sisto V, con la direzione del Fontana, quì situati in faccia alla strada di Porta Pia, ed a tempo di Pio VI dall'architetto Antinori voltati in angolo, fanno in questa piazza bellissima comparsa. Uno di questi si attribuisce nella sottoposta iscrizione a Fidia, l'altro a Prassitele; ed alcuni moderni assegnarono queste figure ad Alessandro Magno, in atto di domare il suo cavallo Bucefalo; ma si è provato che questi due celebri Scultori avevano vissuto prima di questo Principe, e credono ancora gli stessi moderni che due cavalli non siano stati fatti nell'istesso tempo di coloro che gli stanno accanto. Comunque sia la cosa, queste figure sono bellissime, e benchè colossali, niente hanno di troppo risentito, e molto naturali sono i loro contorni, e perciò sembra probabile che richiamino i tempi di Augusto.

La Fontana abbondantissima di acqua, che tra questi due gruppi a piedi dell'Obelisco si ammira, fu fatta costruire recentemente dal gran Pontefice Pio VII, col disegno del Cav. Stern; essa è formata dalla gran tazza di granito esistente giá nel Campo Vaccino dove l'aveva posta Sisto V quando si rinvenne insieme colla statua di Marforio, presso l'angolo della Chiesa di S. Martina, incontro a S. Pietro in carcere, ove fu posta una piccola lapide per memoria.

Le Scuderie del Papa, cominciate sotto Innocenzo XIII, e da Clemente XII con disegno del Cavalier Fuga terminate, non fanno brutto ornamento alla piazza dalla parte di mezzo giorno. Evvi abbitazione per tutta la gente di servizio, e possono contenere 128 cavalli.

Chiesa dei Santi Domenico e Sisto

Chiesa di San Silvestro Papa