Tesori di Roma: foto di Roma gratis

DAL PINCIO

ARISTIDE GABELLI

Il Pincio di Roma

Che sia il Pincio nell'ora che sul ponente color di arancio si dipinge la gigantesca ombra del San Pietro e del Vaticano, non c'è lingua che possa dire.

È un incanto, un'estasi, un sogno; è un confuso viavai d'immensi pensieri, è un tumulto di memorie grandiose e di speranze arcane, in cui la mente si perde, come in un mare senza confini.

Guardando il Gianicolo e Monte Mario, che stanno in faccia, par di vedere in fondo dell'augusta vallata passar silenziosi i secoli fra le nebbie della sera, e un brivido corre per le ossa, come se da quel fondo si rizzassero taciturni e cupi gli spettri dei grandi che resero temuta e sacra alle genti questa terra fatale.

Questo piccolo spazio, che lo sguardo abbraccia senza fatica, è il più storico di tutto il mondo.

Tutta la civiltà antica s'è condensata fra questi colli, e di qui, risalendo il Tevere, s'è distesa a conquistare la maggior parte della terra conosciuta.

Di qui mossero gli eserciti invasori, qui ne furono celebrati i trionfi, di qui si propagarono le leggi e la lingua che fecero di gran parte dello sterminato impero un popolo solo.

Da: Roma e i Romani.