Piazza di Sant'Onofrio, 2, 00165 Roma, Italia
Orario
Lun-ven e dom ore 9.00 - 13.00 Chiuso sabato e tutto agosto
Durante la celebrazione della S. Messa non è possibile visitare la chiesa
Orario SS. Messe: Festivi: ore 10.00 e ore 12.00
La porta nella muraglia antica della città,
dove comincia la Lungara, fatta col disegno d' Antonio Sangallo,
è nobilissima, benchè non terminata, e così
lasciata per impegno dopo la morte dell'architetto.
Alla cima del Gianicolo giunti alla suddetta chiesa, fondata da
Eugenio IV, e dalla famiglia Romana de' Cupis, ogg posseduta
col Monastero da' Frati Eremiti della Congregazione del beato Pietro
di Pisa, si vede nella detta facciata
una divota immagine di Maria Vergine dipinta nel muro con altre
figure creduta del Domenichino, sono bensì sue le
tre istorie di s. Girolamo nelle lunette del portico
esteriore, di tutta perfezione. Nella cappelletta esterna la tavola
della Natività del Signore è di Francesco Bassano,
e le due Sibille sopra la porta sono del Baglioni.
Nel claustro del Convento si conservano in essere diverse pitture
fatte dal Cav. d' Arpino, che sono le prime quattro in entrando
a mano destra, e le altre furono dipinte da Vespasiano Strada, e
da altri. Nel corridore di sopra un'immagine di Maria Vergine è
opera eccellentissima di Leonardo da Vinci, tanto commendata da
Giorgio Vasari ne' suoi libri.
Nel muro dell'altar maggiore della medesima chiesa l'effigie di
Maria, con diverse istorie dalla cornice in giù, sono opere
di Baldassare Peruzzi, le quali volendo uno rinfrescare, furono
assai dalla loro prima forma mutate, e quelle dalla cornice in su
sono di Bernardino Pinturicchio.
Nella cappella, che segue dalla parte del Vangelo, la tavola del B.
Pietro da Pisa è di Francesco Trevisano: e due suoi allievi
fecero i laterali. Nella cappella di s. Girolamo la tavola
è del cav. Ghezzi, e il quadro di man dritta è del
Nelli, e quello dirimpetto è di Niccolò Ricciolini;
e nella cappella dell'altra parte vi sta dipinta la Vergine Sa da
Annibale Caracci, celeberrimo pittore; nel rimanente la cappella
fu colorita tutta da Gio: Battista Ricci da Novara.
In questa chiesa è anche una divota cappella dedicata a s. Onofrio,
ornata per tutto di buone pitture. Vi è il sepolcro di Torquato
Tasso, famosissimo poeta, con nobile iscrizione fattali dal Card.
Bevilacqua, e quello del Barclai letterato insigne; e nella cappella
di s. Girolamo è il deposito d' Alessandro
Guidi poeta celebre.
Chiesa di Sant'Onofrio
Sul Gianicolo.
Fu fondata nel 1410 dal Beato Nicolò da Furca Palena, con
le elemosine dei fedeli, alla famiglia de Cupis e di Eugenio IV
allora Cardinale Condulmieri. Nel 1466 passò ai padri di
San Girolamo che ancora la posseggono. Nel 1516 Leone X (Medici)
la creò titolo cardinalizio. Nel 1588 Sisto V (Peretti) aprì
la strada che vi conduce. Nel 1600 a spese dei fedeli fu fatto il
pavimento. Nel 1857 fu fatta restaurare da Pio IX.
Portico. - A destra: Piccola cappella del Rosario, fatta erigere
nel 1620 da Guido Vaini e Matteo Barberini. Le due sibille dipinte
a fresco esternamente sono del Baglioni. Nell'interno: quadro a
olio del Bassano. Sepolcro del Beato Pietro Gambacorti (1449) -
Nelle lunette del portico: Storie di San Gerolamo del Domenichino
- A sinistra: pietra tombale del Beato Nicola Eremita (1448).
Interno. - A una sola navata, con 5 cappelle, - a destra: - Sepolcro
di Alberto Massari (1613) - 1™ Cappella: È dedicata a S.
Onofrio. Gli affreschi della lunetta, molto anneriti, sono di un
anonimo del secolo xvi - 2. Sull'altare: quadro a olio di Ainnibale
Cararci. Le altre pitture sono di G. B. Ricci, meno la Coronazione
che è di uno scolaro del Canicci. Due sepolcri cardinalizi,
con busti di porfido e di marmo (fine del secolo xvi) - Monumento
funebre all'Anconitano Giovanni Sacco (1505) opera uscita dalla
scuola di Luigi Capponi. Nella lunetta superiore: S. Anna che insegna
a leggere alla madonna affresco attribuito a Bernardino Betti detto
il Pinturicchio. - Altar Maggiore: Affreschi di Badassarre Peruzzi
(restaurati) - A Sinistra: Sepolcro di Torquato Tasso (1595) Cappella.
Fu edificata nel 1857, con architettura di Carlo Piccoli. Sull'altare:
S. Gerolamo del Balbi alle pareti e nella volta: Affreschi dello
stesso. Monumento funebre a Torquato Tasso di Giuseppe de Fabris
- Busto bronzeo in onore di questo artista - 2. Il Beato Pietro
Gambacorta di Francesco Trevisani. Le pitture laterali sono della
sua scuola. Sepolcri di Bernardo Celentano (1863) di Alessandro
Guidi (1712)del cardinale Luigi Prezza (1837) e del Cardinale Giuseppe
Mezzofanti. Il busto di quest'ultimo fu scolpito nel 1885 da Francesco
Bonola - Esternamente: pietre tombali di Vosino Gambi (1501) e di
Francesco de Buglioni (1520) - 3. (Del crocifisso) Sepolcri di Pietro
Cotta (1690) al Marchese Giuseppe Rondanini (fine del secolo xviii)
e del cardinale Francesco Sega (1596).
Chiostro. - All'ingresso: Frammenti di un affresco monocromo in
terra verde della seconda metà del secolo xv - A destra della
porta: nelle prime quattro lunette, affreschi della storia di S.
Onofrio del cavaliere d'Arpino. Tutti gli altri sono di Sebastiano
Strada.
Corridojo - La Madonna col bambino e col Donatore - Affresco attribuito
a Leonardo da Vinci, ma che è più verosimilmente del
Boltraffio suo scolaro.
LE CHIESE DI ROMA GUIDA STORICA E ARTISTICA
DELLE BASILICHE, CHIESE E ORATORII DELLA CITTÀ DI ROMA
DIEGO ANGELI
Chiesa di Sant'Onofrio
Nel 1439. fu edificata questa Chiesa. Sotto
il Portico si ammirano tre lunette coi fatti di S. Girolamo, opere
bellissime del Domenichino; e del medesimo è la Madonna
col Bambino sopra la porta esteriore della Chiesa.
Nell'Interno la Cappella seconda a destra ha una Madonna di Loreto
d'Annibale Caracci; e nell'Altar Maggiore le Pitture al di sotto
sono di Baldassar Peruzzi, le quali dovettero essere molto belle,
prima che fossero ritoccate: e quelle al di sopra sono del Pinturicchio.
In questa Chiesa è il Sepolcro del celebre Cantore della
Gerusalemme Liberata, il quale morì nel 1595. nell'annesso
Convento. Sarà egli in breve collocato in situazione più
magnifica, mercè il genio poetico del Generale Conte Miollis,
il quale pur seppe in Mantova risvegliare la grata memoria di Virgilio
negli animi di que' suoi Concittadini.
Nel Convento può vedersi l'Immagine di Maria Vergine, dipinta
da quel celebre Leonardo da Vinci, che tra' moderni Dipintori è
stato il più eccellente nell'esprimere le passioni dell'animo.
Che sia una tal Pittura di Leonardo, ce lo attesta chiaramente anche
l'Ab. Lanzi nella sua Storia Pittorica, dicendoci " che Leonardo
da Vinci dipinse in un muro del Monastero di S. Onofrio un'Immagine
della Madonna col Bambino in braccio; Pittura, che si è scrostata
dalla parete in più luoghi per esser dipinta sopra imprimitura,
da lui inventata con olii stillati; il che è anche avvenuto
nel celebre Cenacolo da lui dipinto in simil modo a Milano ec. "
La munifica vigilanza per altro dell'attual Vice-Rè del Regno
Italico ha riparato a una tanta perdita per le Belle Arti, avendone
ordinata una Copia al valente Pittore Bossi, per quindi eternarla
coll'arte musiva del nostro Romano Giacomo Raffaeli.
L'osservatore delle belle arti in Roma
Chiesa di Sant'Onofrio
la chiesa di S. Onofrio fatta costruire dal pontefice Eugenio IV, nel 1439, che diella in cura agli eremiti si S. Girolamo. Nel portico angolare, che la precede son tre lunette dipinte magistralmente dal Domenichino co' fatti di quel santo eremita, e dottore di S. Chiesa. Del medesimo Domenichino di reputa la Nostra Donna col bambino sopra la porta della chiesa. Nella seconda cappella a destra si venera una Madonna di Loreto dipinta da Annibal Caracci. L'altar maggiore è ornato dal pennello di Baldassar Peruzzi nel basso, e da quello del Pinturicchio nella parte superiore: opere eccellenti, ma oltraggiate molto dal tempo, e dalla mano de' ristauratori. Sulla man sinistra vicino all'ingresso si vede con semplice iscrizione l'umile sepoltura di Torquato Tasso; il quale morì nell'annesso convento l'anno 1595, nome che fa insuperbir l'Italia per l'inarrivabil poesia della Gerusalemme, e per tante altre opere in verso ed in prosa. Dallo stesso lato sul muro che fiancheggia la porta è il monumento onorario in marmo figurato, eretto al gran poeta dal Cardinal Bevilacqua dopo parecchi anni. Oltre il sepolcro del Tasso vi è quello di Giovanni Barclai letterato scozzese di gran valore nel secolo XVII, e quello di Alessandro Guidi poeta lirico di gran merito sul cominciare del secolo XVIII. Nel chiostro si veggono pitture del Cavalier d'Arpino, ed in corridojo superiore si osserva una B. Vergine dipinta da Leonardo da Vinci, e qualche domestico arnese che servì a Torquato Tasso. Da questa sommità del Gianicolo si gode una bella veduta di Roma.
Roma compiutamente descritta in sette giornate