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Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria

Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria
Chiesa di Sant'Angelo in Pescheria

Le antichità, che si vedono intorno a questa chiesa, sono vestigie del Portico di Ottavia; Ed essendovi anticamente apparito s. Michele Arcangelo, meritò, che al nome di lui il Pontefice Bonifazio II consagrasse una chiesa, che è stata poi da diversi Pontefici, e dal Card. Andrea Peretti risarcita nel 1610.
Li due quadri delle cappellette a lato della porta della chiesa, e l' altro a mano dritta con soz sono di Gio: Battista Brughi, e le pitture de' scompartimenti degli ornati rappresentanti diversi fatti di s. Andrea Apostolo a cui è dedicata la cappella contigua sono di Innocenzo Tacconi allievo di Caracci.
La tavola dell' altare rappresentante s. Andrea si crede del Vasari. Nel contiguo oratorio de' pescivendoli il quadro dell' altare è di Giuseppe Ghezzi, e tre altri quadri vi sono di Lazzaro Baldi, e due d' un Fiammingo.

Fu edificata nel 430 da Bonifacio II all'estremit‡ delle rovine del circo Flaminio: ma il primo documento certo che si ha di questa chiesa risale al pontificato di Stefano III, in un catalogo di reliquie compilato nel 770. Nel 780 Teodoro, zio di Adriano I, la restaurÚ per espiazione dei suoi peccati, come risulta da un'iscrizione che ancora si conserva nell'interno della chiesa. Nel 1291 Rodolfo Savelli le donÚ la campana fusa dal De Dottis, che Ë anche oggi in uso. Nel 1347 Cola di Rienzi vi proclamÚ la Repubblica. Dopo aver sentito - la notte della Pentecoste - diverse messe dello Spirito Santo, n'usciva, verso il mattino, tutto armato e seguito dai congiurati che lo accompagnarono in Campidoglio. Nel 1610 fu rinnovata dal cardinale Andrea Peretti, e nel 1700 il cardinale Barberini la riduceva finalmente allo stato attuale. Era in questa chiesa che, fin dal 1584, per ordine di Gregorio XIII (Buoncompagni) gli Ebrei dovevano assistere ogni sabato ad un sermone cristiano. Interno. - A destra: quadro a olio, sull'altare, rappresentante S. Lorenzo di Giovanni Battista Brugel - Sepolcro del canonico Giacomo Ricchebacchi (1841).- Cappella di S. Andrea: quadro a olio di Innocenzo Tacconi. Altar maggiore: S. Michele Arcangelo della scuola del Cavalier d'Arpino. Oratorio. - A destra: 1. Altare: quadro a olio di scuola fiamminga del secolo xvii. - 2. 3. e 4. Tre quadri di Lazzaro Baldi. - Altar maggiore: quadro di Giusepre Ghezzi. A sinistra: 1. Altare: anonimo fiammingo del secolo xvii. - 2. e 3. Quadri di Lazzaro Baldi. - 4. Quadro a olio di scuola francese del secolo xvii.

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