
Nel Trastevere. Questa chiesa era anticamente
detta in mica aurea dalle sabbie gialliccie del Gianicolo, che gli
diedero il nome di Montorio e si crede che sia stata edificata nel
x secolo da Alberico o da Crescenzo, tribuno di Roma. Nel 1066 -
come risulta da una lapide che fu ricopiata da suor Orsola, abbadessa
del convento annesso nel 1598, la quale ci lasciò una storia
manoscritta di S. Cosimato - fu cambiata orientazione alla chiesa
e nel 1076 vi fu creato cardinale uno dei suo monaci di nome Falcone.
Nel 1171, l'abate Bobo comprò e donò alla chiesa un
fondo nel Trastevere e un altro fondo lo lasciò nel 1195,
sotto il pontificato di Innocenzo III, un altro suo abate. Nel 1234
fu ceduta dai Benedettini, che la possedevano, alle Clarisse, che
vi rimasero fino ai nostri giorni, quando il convento fu trasformato
dal Governo in un asilo per i vecchi. Nel 1475 Sisto IV (Della Rovere)
riedificò la chiesa dalle fondamenta.
Portico. - È preceduto da un piccolo pronao in mattoni sorretto
da tre colonne di marmo, unico avanzo dell'edificio primitivo. Di
qui si passa nell'antico portico del secolo x, oggi trasformato
in cortile, con in mezzo una fontana, erettavi nel 1731, alla quale
serve il recipiente un'urna antica di granito grigio. Nel portico:
avanzi di paliotti del secolo viii adoperati come materiale di costruzione
e paliotto d'altare del secolo x. L'architrave della porta d'ingresso
alla chiesa è del secolo xv.
Interno. - La volta è dipinta da Cesare Torelli, a destra,
e da Francesco da Castello a sinistra. Le pitture delle pareti,
nella parte superiore, sono di questo medesimo Francesco da Castello
e quelle più sotto di Giovanni Canini. L'altare maggiore
è adorno di un bassorilievo del secolo xv; fu trasportato
da Santa Maria del Popolo, dove era nella cappella Cibo. A sinistra
dell'altare: Madonna fra due santi di scuola del Pinturicchio appartenente
anch'essa alla cappella Cibo.
LE CHIESE DI ROMA GUIDA STORICA E ARTISTICA DELLE
BASILICHE, CHIESE E ORATORII DELLA CITTÀ DI ROMA
DIEGO ANGELI