In via dei Crociferi. L'origine di questa
chiesa rimonta al vi secolo e fu edificata subito dopo la liberazione
di Roma dall'assedio dei Goti, da Belisario, come espiazione di
aver deposto il papa Silverio. Sulla facciata laterale, in via Poli,
esiste un'antica iscrizione del secolo xiii che era primitivamente
sulla porta d'ingresso e che ricorda l'origine della chiesa.
Hanc vir patricius Vilisarius Urbis amicus
Ob culpae veniam condidit ecclesiam.
Hanc hiderco pedem, sacrum qui ponit in aedem
Ut miseretur eum saepe precare deum.
Janua haec est templi Domino defensa potenti
(Belisario patrizio, amico della città costruì questa
chiesa per espiare una colpa. Chiunque ponga il piede in questo
sacro edificio, preghi perchè Iddio abbia compassione di
lui. Questa è la porta del tempio, difesa dal Signore onnipotente).
In origine era annessa a un ospedale, per cui venne detta in sinodocrio,
dal vocabolo greco xenodochion che significa a punto ospedale; ma
in alcuni documenti si trova anche chiamato in fornica dai vicini
archi dell'acquedotto di Trevi. Nel 1573, la chiesa essendo mezzo
ruinosa fu restaurata a speso dei fedeli e vi fu aggiunta la facciata
con architettura di Giacomo del Duca. Un altro restauro le fu ordinato
da Alessandro VII (1656 Chigi) che la cedette ai ministri degl'Infermi.
Nel 1839 questi la lasciarono e vi subentrarono i chierici regolari
di S. Lorenzo in Lucina.
Interno. - A una sola navata con quattro altari. Nella volta: Storie
di Maria Vergine di Gherardo da Rieti. A destra: 1. Altare: quadretti
laterali di Giov. Francesco Bolognese. - 2. Nell'arco: affreschi
del Padre Cosimo, scolaro del Palma. - Altar maggiore. Eretto sui
disegni di Antonio Gherardi: sulla parete sinistra quadri del Padre
Cosimo e su quella di destra quadro del Palma. - A sinistra: 1.
Cappella Santa Maria Maddalena di Luigi Scaramuccia. - 2. Il Battesimo,
scuola di Palma il Giovane. - 3. Quadro a olio di un'anonimo del
secolo xvii.
Sacrestia. - La Pietà sull'altare e l'affresco della volta
sono del padre Bartolommeo Morelli.
Diego Angeli