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Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore

Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore
Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore

dal 1450

Altra chiesa in questa piazza è San Giacomo degli Spagnoli, costruita nel 1450 da Nicola V con annesso ospedale per detta nazione, ora e detta Nostra Signora del Sacro Cuore, dalla loggia della quale, papi e cardinali assistevano allo spettacolo dell'allagamento della piazza. Racchiude opere del Sansovino, del Carracci, del Domenichino. Nell'età di mezzo l'elegante portale della chiesa si apriva sulla via della Sapienza. (Blasi)

In piazza Navona. Anticamente era dedicato a S. Giacomo degli Spagnuoli ed era stato eretto dall'Infante di Castiglia Don Enrico, figlio di Alfonso III l'anno 1259. Nel 1450 fu restaurata dalle fondamenta dal vescovo Alfonso Paradinas. Caduta nuovamente in rovina, sul finire del secolo scorso fu abbandonata, finchÈ nel 1879 venne acquistata dai padri francesi del Sacro Cuore che la fecero nuovamente e intieramente restaurare, trasportando la facciata principale, dalla piazza Madama, dove era primitivamente, alla piazza Navona. In questa occasione i molti monumenti che vi si conservavano, furono trasportati nella maggiore chiesa spagnuola di S. Maria in Monserrato. Nel 1886 Leone XIII (Pecci) stabiliva speciali indulgenze per l'altare dell'ultima cappella a destra. A questa chiesa era unito un ospizio per i pellegrini spagnuoli, dove dimorÚ per qualche tempo Ignazio da Loyola, quando venne per la prima volta a Roma. Facciata. - La facciata conserva ancora le decorazioni antiche. La porta ha un riquadramento del secolo xv, e sopra l'architrave due angeli che sostengono uno scudo araldico. L'angelo di destra Ë di Mino da Fiesole, quello di sinistra di Paolo Taccone, romano. Interno. - » completamente rifatto nell'ultimo restauro e le sue mura sono state imbiancate. I cassoni del soffitto furono disegnati da Antonio da Sangallo. Sugli altari: immagini oleografiche o statue dipinte. Sull'arcone dell'abside: pitture fatte da qualche moderno imbianchino. Si puÚ trovare qualche traccia della decorazione antica, nella quarta cappella a destra, dove rimangono alcuni affreschi murali di Pellegrino da Modena, ma mezzo rovinati e in cattivissimo stato. Questa cappella Ë oggi chiusa da una tenda rossa che nasconde l'organo. Il paliotto dell'altar maggiore Ë fatto con un pluteo bizantino del vii secolo.  

LE CHIESE DI ROMA GUIDA STORICA E ARTISTICA DELLE BASILICHE, CHIESE E ORATORII DELLA CITTÀ DI ROMA
DIEGO ANGELI 

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