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Basilica di San Giovanni dei Fiorentini

Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini
Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini

Piazza dell'Oro, 1

Orari di Apertura 7.25 - 12.00 / 17.00 - 19.00

Museo d'Arte Sacra (Museo dei Fiorentini): Lun-sab ore 9.30-12.00 (ingresso libero)

Del 1488 la Compagnia della nazione Fiorentina principiò la fabbrica di questa chiesa, che è in capo di strada Giulia. Ne fece tre disegni Michelangelo Bonarroti, e ne fu scelto il più maraviglioso, e fattone il modello, che si conservò nel vicino loro oratorio fino al 1720 ma poi è perito, e non fu eseguito per la troppa spesa. Ne fece un altro chi dice il Sansovino, e chi Giacomo della Porta, che fu messo in esecuzione nel modo, che si vede.
La facciata vi fu fatta da Clemente XII col disegno d'Alessandro Galilei. Le due statue, che sono coricate sul frontespizio della porta maggiore, sono belle sculture di Filippo Valle.
Nella prima cappella a man destra è il quadro con s. Vincenzio Ferrerio in atto di predicare, creduto del Passignani; e l'altro da un lato, dove è s. Giovanni Batista a sedere in aria, e di sotto la città di Firenze, è opera del Pieri.
Il quadro della seconda cappella con s. Filippo Benizi è fatto in Firenze. Nella terza cappella il s. Girolamo è di Santi Titi. Dei due laterali quel, dove è il Santo, che scrive, è del Cigoli, l'altro è del Passignani. Le pitture ad affresco son di Stefano Pieri. Nella quarta il quadro con la Madonna, Gesù, e s. Filippo Neri era opera di Carlo Maratta, ma fu trasportato a Firenze dal Principe Ferdinando di Toscana, e lasciatavene una buona copia.
Il quadro dell'altare nella cappella dei sigg. Nerli, che è nella crociata della chiesa, con due santi martiri condannati alle fiamme, è opera di Salvator Rosa.
Nella cappella vicino all'altar maggiore, e dedicata a Maria Vergine, le istorie laterali con la natività, ed il transito di essa, sono opere d'Anastasio Fontebuoni, ed il restante fu colorito da Agostino Ciampelli.
La cappella maggiore è un glorioso monumento, e splendido della casa Falconieri.
I monumenti funebri di casa Falconieri sono del Borromini.
Fu fabbricata con l'architettura di Pietro da Cortona, come dice il Baglioni nella vita di cmar; e poi per causa di morte del Cortona la proseguì Ciro Ferri. Le sculture nell'altare, dove si rappresenta il Battesimo di Cristo, sono opere d'Antonio Raggi: la statua da uno dei lati, che rappresenta la Fede, è d'Ercole Ferrata; e quella dall'altra parte, che è la Carità, fu scolpita da Domenico Guidi: li stucchi rappresentanti giovani con medaglioni, che si vedono dai lati, sono di Filippo Carcari, Pietro Senese, Francesco Aprile, e monsù Michele Anguier Piccardo: delle Virtù però sopra gli ornati dell'altare suddetto, una è del detto M. Michele, l'altra di Leonardo Reti. Nelle pareti di detta crociata sopra due porte son due memoria sepolcrali; quella di monsignor Corini è dell'Algardi, e l'altra di monsignor Acciajoli è d'Ercole Ferrata.
Del Crocifisso di metallo nella cappella dei signori Sacchetti, che è dall'altra parte dall'altar maggiore, nè formò il modello Prospero Bresciano per gettarlo; ma prevenuto dalla morte fu gettato da Paolo s. Quirico Parmigiano. Le pitture dai lati nella volta, e da per tutto con civersi fatti di Gesù Cristo, sono del Lanfranco. Nella cappella dei sigg. Capponi, che è nell'altro braccio di croce della chiesa, è il quadro con s. Maria Maddalena portata dagli Angeli, opera di Baccio Ciarpi, maestro di Pietro da Cortona, e allievo di Santi di Tito. Altri dicono, che sia d'Alfonso Petrazzi Senese scolare del Vanni.
Segue la cappella di s. Francesco, effigiato nel quadro dall'altare da Santi suddetto. L'antiche pitture, che quivi sono, furono fatte da Niccolò Pomarancio. Nell'ingresso di questa navata laterale sono due depositi di marmo, uno di monsignor Samminiato scolpito da Filippo Valle, e l'altro del marchese Alessandro Capponi lavoro di monsù Slotz, e disegno del cav. Fuga.
La cappella contigua di s. Antonio abate ha il quadro col Santo in terra morto, dipinto dal Ciampelli. Le pitture ad affresco con l'istorie di s. Lorenzo nella volta sono d'Antonio Tempesta; e i due quadri grandi dai lati, con fatti di s. Pietro, e s. Paolo, sono di Gio. Angelo Canini.
Il quadro grande, dove si rappresenta la predica di s. Gio. Batista, appeso da un lato della porta di fianco, vien creduto opera del Naldini: e l'altro nel cappella, che segue, con santa Maria Maddalena dei Pazzi è del Corradi Fiorentino, del quale sono anche s. Giuseppe, e s. Anna dai lati. Le istorie di s. Egidio ad affresco sono di Gio. Cosci con tutto il restante.
Il s. Sebastiano morto con altre figure, effigiato nell'ultima cappella, è opera di Gio. Batista Vanni Fiorentino.

La lapide dedicata allla memoria di Francesco Borromini:

FRANCISCVS BORROMINI TICINENSIS
EQVES CHRISTI
QVI
IMPERITVRAE MEMORIAE ARCHITECTVS
DIVINAM ARTIS SVAE VIM
AD ROMAM MAGNIFICIS AEDIFICIIS EXORNANDAM VERTIT
IN QVIBUS
ORATORIVM PHILLIPINVM S. IVO S. AGNES IN AGONE
INSTAVRATA LATERANENSIS ARCHIBASILICA
S. ANDREAS DELLE FRATTE NVNCVPATVM
S. CAROLVS IN QVIRINALI
AEDES DE PROPADANDA FIDE
HOC AVTEM IPSVM TEMPLVM
ARA MAXIMA DECORAVIT
NON LONGE AB HOC LAPIDE
PROPE MORTALES CAROLI MADERNI EXVVIAS
PROPINQVI MVNICIPIS ET AEMVLI SVI
IN PACE DOMINI QVIESCIT

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