La fronte di questa chiesa sorge sulla via Giulia, ed è prossima alle Carceri Nuove; accanto vi è l' oratorio pei fratelli della confraternita che venne fondata circa il 1592 dalla compagnia del Suffragio, istituita già nella chiesa di s. Biagio della Pagnotta col pio intento di esercitarsi in opere divote onde suffragare le aNime dei trapassati. Clemente VIII approvò nel 1594 quella aggregazione e Paolo V la eresse in arciconfraternita. Il pio sodalizio l' anno 1616, lascita la chiesa di s. Biagio, edificò questa di s. Maria, mediante pie elargizioni dei fratelli, e generose donazioni di Bartolomeo Ruspoli, il quale donò alcune cappelle che possedea in questo luogo. La chiesa fu architettata da Carlo Rainaldi, e l' arciconfraternita ne prese possesso prima dell' anno 1675. Nel 1868 fu di nuovo restaurata sotto la direzione dell' arch. Tito Armellini mio carissimo genitore. Nell' interno vi sono sei cappelle oltre quella dell' altar maggiore, che fu architettata da Carlo Rainaldi. La prima cappella, sacra ai ss. Giacinto e Caterina, a sinistra entrando, è di giuspatronato di mia famiglia. Il quadro dell' altare, fiancheggiato da due belle colonne di marmo africano, è opera di Daniello Francesco; i quadri laterali e la volta sono di Gio. Battista Cimino fiorentino. In questa cappella riposa la mia adorata genitrice Adelaide Poggioli che venne qui deposta il giorno 25 marzo 1868: nella parete destra vi fu posta una lunga epigrafe dettata dall' aurea penna dell' illustre comm. Giovanni Batt. De Rossi. Vi si venera nella seconda cappella a cornu epistolae una imagine della Vergine intitolata: Consolatrix afflictorum. Proviene dal Messico, e fu portata in Roma da un gesuita espulso di là nel secolo passato, che la donò alla nr chiesa; fu incoronata dal capitolo vaticano ai giorni nostri.
Chiesa di Santa Maria del Suffragio
In via Giulia.
Fu edificata nel 1616 con elargizione del cardinale Bartolommeo
Ruspoli, per la Confraternita del Suffragio che fin dall'anno 1592
si riuniva nella vicina chiesa di S. Biagio e ne fu architetto Carlo
Rainaldi. Nel 1874 fu restaurata e ridotta allo stato attuale dall'Armellini.
Interno. - A una sola navata con cappelle laterali. A destra: 1.
Cappella: L'Adorazione dei Magi, i Fatti della Vergine e affreschi
della volta di G. B. Natali. Sepolcri di Pietro Neri, pittore cremonese
(1678) e di Gaspare Moroni, milanese (1678). - 2. La Sacra famiglia
di Giuseppe Ghezzi, Abramo di Gerolamo Troppa e Giacobbe del Calandrucci.
Due sepolcri di diaspro verde con putti del secolo xvii. - 3. Edificata
sui disegni di Giovanni Battista Contini. La volta fu dipinta da
Nicola Berrettoni. I quadri laterali sono di Giuseppe Chiari. I
sepolcri di Elena Papi Marcaccioni (1676) e di Gaspare Marcaccioni
(1674) e gli ornati di stucco sono di Paolo Naldini. Altar maggiore.
Fu disegnato da Carlo Rainaldi. La Madonna e le anime del purgatorio
di Giuseppe Ghezzi. Ai lati: La Resurrezione di Lazzaro, Daniele
nella fossa dei Leoni e altre pitture del Bernaschi. - A sinistra:
1. Cappella. S. Giacinto e S. Caterina di Daniele Fiammingo. Ai
lati: quadri di G. B. Cimmini. - S. Giuseppe Calasanzio di Sebastiano
Ceccarini. - 3. (Del Crocefisso). Ai lati: due quadri attribuiti
al Lanfranco.
LE CHIESE DI ROMA GUIDA STORICA E ARTISTICA DELLE
BASILICHE, CHIESE E ORATORII DELLA CITTÀ DI ROMA
DIEGO ANGELI