finita, come dissi, con l'architettura del
detto Rainaldi, e poi con l'assistenza del cavalier Fontana, che
mutò la cupola, il cupolino, l'altar maggiore, e i sepolcri
laterali, che furono fatti con suo disegno, stanno li Padri Riformati
del Terz' Ordine di s. Francesco della Congregazione di Francia,
a' quali fu data nel 1628 ad istanza del cardinal Barberini. Dentro
i due quadri di s. Francesco sulla sinistra son dipinti da fra Modesto
da Lione del terzo Ordine di nazione Francese. A man dritta nella
cappella di s. Antonio il quadro è di Monsù Garscard.
Il vaso della chiesa è galante. Nell'altar maggiore son quattro
Angioli, che reggono l'immagine miracolosa di Maria vergine, scolpiti
dal Raggi; e per di sopra li altri tre, e i puttini sono del medesimo.
Dai lati sono due sepolcri, uno del cardinal Gastaldi col suo busto
di bronzo, e due Virtù scolpite in marmo, con due puttini
per di sopra, del cavalier Lucenti; l'altro incontro è del
marchese Benedetto suo fratello col suo busto pur di bronzo, che
è del medesimo artefice. Dalle bande due Virtù di
marmo, e due putti per di sopra con l'arme sono del Raggi. Fuori
della cappella nell'arcone si vedono due Angioli pur con l'arme
Gastalda, del suddetto Raggi; e li due nelle porte laterali, che
medesimamente sostengono le dette armi, sono lavori del Carcani;
e per di fuori le otto statue di travertino sopra la facciata sono
del Morelli, del Carcani, e di diversi.
I Frati, che abitano quì, si dicono i Picpusi dal luogo,
ove furono originati, detto Picquepusi.
Le schede informative sono tratte da
Descrizione delle Pitture, Sculture e Architetture esposte in
Roma di Filippo Titi
stampato da Marco Pagliarini in Roma 1763