Nella via Urbana.
Fu costruita vicino alla casa del centurione Ippolito, dove S. Lorenzo
fu tenuto prigioniero. Sotto il pontificato di Bonifacio IX (1389,
Tomacelli) vi fu unito un monastero di benedettini. Nel 1534 fu
restaurata dal cardinale americano Alvarez. Nel 1630 fu riedificata
da Urbano VIII (Barberini) con architettura del Castelli e da questo
pontefice fu ceduta alla congregazione dei Cortigiani. Il titolo
d'in Fonte le proviene da una polla di acqua sorgiva che il martire
fece scaturire per battezzare il centurione Ippolito da lui convertito
alla religione cristiana. Questa fonte esiste tuttora nel sotterraneo
o si può: visitare rivolgendosi al sacrestano. Interno. - A destra:
1. Cappella. Edificata da Giovan Battista Cipolla. Sulla porta:
sepolcro del cardinale Olivario (1632). - 2. Il quadro Ë del Cavalier
d'Arpino: gli affreschi e l'angelo sono di Giov. Battista Speranza.
Altar maggiore: Il battesimo di S. Ippolito, dello Speranza. A sinistra,
sull'unico altare: S. Giovanni e Paolo e affreschi dello Speranza.
Sacrestia. - Busto di Urbano VIII del Bernini.
LE CHIESE DI ROMA GUIDA STORICA E ARTISTICA DELLE
BASILICHE, CHIESE E ORATORII DELLA CITTÀ: DI ROMA
DIEGO ANGELI