Fu edificata nel 1440 da Martinez de Chaves
quando fu nominato cardinale da Eugenio IV nel Concilio di Firenze,
e nel luogo stesso dove una nobile signora portoghese, donna Giovanna
da Lisbona, aveva istituito un ospizio per le pellegrine povere
sue compatriote. Sul finire del secolo xvii il governo del Portogallo
ricostruì la chiesa troppo angusta coi disegni di Martino
Longhi il giovine, che vi cominciò la facciata compiuta più
tardi da Cristoforo Schor.
Interno. - A croce latina, ricco di stucchi e di dorature. A destra:
sepolcro del bolognese Orazio Maria Battaglia (1639). - 1. Cappella:
S. Caterina e S. Irene di ignoto. Monumento funebre di Alessandro
de Souza ambasciatore danese a Roma nel 1803. - 2. Altra cappella
costruita a spese del Cimini nel 1683, con architettura di Cesare
Corvara. Sull'altare: S. Giovanni Battista del Calandrucci. Nella
volta e nelle lunette putti e decorazioni dello stesso. Nelle pareti:
Predicazione di S. Giovanni di Francesco Graziani: Nascita di S.
Giovanni del Nicolay detto il Lorenese. Sepolcro del Cimino (1683)
il cui busto è dal Titi attribuito ad Andrea Bolgi - Sepolcro
di sua moglie Caterina Raimondi Cimini. - 3. Sant'Elisabetta di
Luigi Agricola - Altar maggiore: La Madonna e S. Anionio del Calandrucci.
A sinistra: sepolcro di Martino de Azpulcultla (l595) - Sepolcro
del cardinale Almeida (1558). - 1. Cappella: S. Antonio e S. Sebastiano
di Marcello Venusti. - 2. La Natività, il Riposo in Egitto
e l'Adorazione dei Magi dei Nicolay. - 3. Nella crocera, architettata
sui disegni di Carlo Murena, scolaro del Vanvitelli: la Concezione
dello Zoboli. Sepolcro del commendator Sampayo e sculture laterali
di Pietro Bracci.
Le Chiese di Roma. Guida storica e artistica delle basiliche, chiese e oratorii della città di Roma - Diego Angeli